La nostra associazione nasce nel 2014 grazie a un piccolo gruppo di persone che hanno deciso di dedicare il loro tempo e i loro sforzi per salvare più anime possibili dalle famigerate perreras spagnole. Nel corso degli anni, sempre più persone che condividono la nostra stessa passione e determinazione si sono unite per portare avanti questa causa. A oggi siamo arrivati ad avere tanti volontari, donatori e sostenitori, che con fiducia e umiltà ci aiutano e ci permettono di proseguire nella nostra battaglia.
Purtroppo, gli aiuti non sono mai abbastanza, perché le anime da salvare sono tante e ci sono diversi obblighi e vincoli che le leggi spagnole impongono. Dopo il salvataggio dalla perrera, i cani trascorrono il periodo di quarantena nei rifugi. Prima di poter viaggiare, devono essere eseguite le analitiche e la castrazione-sterilizzazione. Poi, finalmente, possono partire per raggiungerci in Italia, dove vengono ospitati presso il Villaggio a 4 Zampe di Cermenate (CO). Qui li curiamo e li manteniamo in salute, in attesa di trovare a ciascuno di loro una famiglia per la vita.
Il costo che normalmente sosteniamo per riscattare un cane dalla perrera è di 60,00 Euro, che comprende il primo vaccino antirabica e il passaporto Europeo.
I test sierologici per valutare il loro stato di salute generale e l’eventuale presenza di malattie da curare costano circa 90,00 Euro.
L’operazione di castrazione-sterilizzazione può variare da un minimo di 80,00 Euro a un massimo di 150,00 Euro in base al peso e al sesso.
Nell’attesa di poter viaggiare verso l’Italia, vengono ospitati presso dei rifugi in loco, al costo di 75,00 Euro mensili per ciascun cane.
Queste sono solo alcune delle spese che normalmente l’Associazione sostiene per il salvataggio di ogni singolo cane. Al momento dell’adozione, chiediamo unicamente un piccolo contributo con cui è possibile coprire soltanto le spese di viaggio.
C’è sempre bisogno di nuovi sostenitori, che anche con solo un piccolo aiuto, ci permettono di dare ancora speranza a chi è indifeso. Tante gocce, insieme, possono formare un oceano.
PERCHÉ SALVARE DALLA SPAGNA?
Chi non è a contatto con le associazioni non conosce la realtà delle perreras spagnole, oppure spesso si preferisce non guardare, perché è una realtà che urta e fa male. Però chi chiude gli occhi si rende complice.
Le perreras dovrebbero essere canili, ma assomigliano più a dei lager, dove i cani vengono ammassati in gabbie piccolissime e lasciati a loro stessi. Nel 2023 la maggior parte delle comunità autonome spagnole ha vietato la soppressione nelle perreras, ma adesso i cani vengono stipati come degli oggetti, taglie grandi con taglie piccole, con una ciotola in comune per mangiare e acqua sporca da bere. In pratica sopravvive il più forte, come in un barbaro gioco di selezione.
Oltre alla Spagna, veniamo contattati anche per rinunce di proprietà in Italia e, se possibile, cerchiamo di dare una mano nella ricerca di una casa per loro. Ad esempio, dal sud Italia abbiamo salvato cani abbandonati in condizioni inumane e al limite del vivibile, che ora vivono felici con la loro nuova famiglia. Oppure abbiamo anche aiutato una volontaria della Sardegna, facendo arrivare qui alcuni cani per cercare adozione in tutto il nord Italia.
Anche qui in Italia, però, le operazioni di salvataggio sono spesso complicate e difficili da portare a termine. Per questo abbiamo scelto una missione primaria, in Spagna, senza mai voltare le spalle a ciò che succede nel nostro paese.